Parola al CURATORE

l'intervista al Curatore del MUSEO del CAPPELLO MILITARE di Magliano Alpi e figlio del "Capitano CORELLI" il Dott. Gianluigi Domenico CORELLI.


Da dove nasce e perché l'idea del "MUSEO DEL CAPPELLO MILITARE?

L’idea del museo nasce dal fatto che  nel tempo mio padre ed io abbiamo collezionato circa 800 cappelli militari di differenti paesi (di cui oltre 350 esposti). Il mio desiderio era quello di poterli esporre tutti in un unico spazio, desiderio che, grazie al Comune di Magliano Alpi, si è realizzato.

Una perfetta SINERGIA fra privato e pubblico.

Questo museo è l’esempio virtuoso di una collaborazione tra il privato e il pubblico. Questa sinergia è stata possibile grazie alla disponibilità del Comune di Magliano Alpi nella persona del Sindaco dott. Bailo che ha messo a disposizione  i locali necessari e ha permesso alla mia famiglia di poter esporre una collezione importante sia a livello quantitativo sia qualitativo.

Quali paesi sono rappresentati nella Collezione?

La collezione esposta ad oggi è di circa 400 cappelli militari di oltre 65 nazioni differenti. Quando e se avremo la possibilità di implementare l'attuale esposizione raggiungeremo 100 nazionalità.

Una Collezione di famiglia destinata a crescere?

La collezione, iniziata da mio padre negli anni 50, è stata da me implementata, anche grazie ai tanti viaggi di lavoro che mi hanno portato ad essere un vero "cittadino del mondo", fino ad arrivare a quella che oggi si trova parzialmente esposta al Museo.

Ad un anno dall'inaugurazione è soddisfatto dei risultati ottenuti?

Il museo è stato inaugurato il 30 settembre del 2017 , e dopo un anno possiamo constatare il buon successo in termini di numero di visitatori e di rilevanza sui media. Certamente un buon risultato che ci deve rendere orgogliosi del lavoro svolto ma che allo stesso tempo ci deve spingere a fare sempre meglio.

Chi ha collaborato alla realizzazione del Museo?

La realizzazione del museo è stata possibile grazie alla collaborazione, all'amicizia e alla disponibilità in primis di Ivano Tomatis , della Pro Loco, dell’Associazione Alpini, della Biblioteca Civica  e dell’Ecobeinale. 
Senza la loro disponibilità e collaborazione il Museo sarebbe ancora un'idea: quindi GRAZIE di cuore a chi ci ha creduto.

Quali sono gli obiettivi del Museo?

Gli obiettivi del Museo sono quelli di mettere a disposizione del pubblico la collezione raccolta in più di 50 anni di ricerche.  Collezione molto settoriale ma certamente unica in Italia.  Infine e non per importanza vorrei che attraverso questo Museo venisse rappresentata, al netto della "leggenda" collegata al mandolino del capitano Corelli, la vita di un grande personaggio come mio padre.

Sono previste delle novità per il Museo, quando saranno visibili?

Grazie alla fattiva collaborazione con il Comune di Magliano Alpi nella persona del sindaco Dott. Bailo sarà possibile ampliare il Museo  poiché, secondo i progetti, sarà messa a disposizione un ulteriore sala  al fine di implementare l'esposizione della collezione. Di contro la ricerca di nuovi cimeli militari procede e il Museo è destinato ad arricchirsi sempre di più.

Il MUSEO  rientra nel concetto di "Museo diffuso" della Provincia di Cuneo.

La sinergia ritengo sia l'arma vincente per sviluppare ancor meglio il concetto turistico del nostro bel Paese e della nostra splendida Provincia di Cuneo. In un periodo di depressione economica ritengo che il gioco di squadra sia la soluzioni a molti mali moderni. Sono davvero orgoglioso che il Museo del cappello militare sia stato inserito nell'offerta culturale e turistica del Museo Diffuso. Sono certo che questo sistema possa essere un volano straordinario per la nostra cultura e per il  tessuto economico del nostro territorio.

Il Capitano CORELLI del libro di L. De Bernières era Suo padre?

Non posso affermare con assoluta certezza che il Capitano raccontato nel libro ‘’ il mandolino del capitano Corelli’’ e poi nel successivo film sia effettivamente mio padre.  Quello che posso affermare con estrema tranquillità e certezza è che mio padre, nel periodo considerato, abbia combattuto a Cefalonia, con il grado di Capitano, appartenuto alla Divisione Acqui e che molti dettagli narrati dal De Bernières siano perfettamente coincidenti con le gesta di mio padre.


Parola al SINDACO

l'intervista al Sindaco che ospita nel proprio COMUNE il MUSEO del CAPPELLO MILITARE di Magliano Alpi  il Dott. Marco BAILO.


Perché un Museo di questa tipologia nel Suo Comune?

Ritengo sia una iniziativa  virtuosa di collaborazione tra pubblico e privato.

Abbiamo ritenuto che la tipologia del museo proposto fosse in linea con le nostre tradizioni e con la storia del nostro territorio.

Attraverso questo nuovo sito storico-culturale l’Amministrazione comunale intende promuovere ogni iniziativa tesa a favorirne  la divulgazione a famiglie, studenti e visitatori esterni. 

Come è riuscito ad  ottenere  spazi  adeguati  per ospitare il Museo nel suo Comune ?

Quando l’anno scorso abbiamo fatto sistemare la copertura dell’ex asilo infantile di Magliano Alpi siamo riusciti a recuperare anche un locale disabitato da più di vent’anni. Questa stanza concessa in comodato gratuito al Dott. Corelli ci è parsa adeguata ad ospitare il museo.

Vorrei far rilevare come il Comune avrà un museo praticamente a costo zero per la comunità. In quanto i costi di allestimento ( teche , manichini ecc. ) sono stati totalmente  a carico del Dott. Gianluigi Corelli.

Sono previste delle novità per il Museo, quando saranno visibili?

Visto il successo della iniziativa e che Gianluigi Corelli ha  disponibili ulteriori cimeli  l’Amministrazione comunale ha deciso di ampliare il Museo concedendo un'altra sala . Tale ampliamento sarà disponibile da metà 2019.  In tal modo la collezione dei cappelli raggiungerà  oltre 400  unità oltre ad altri cimeli che non hanno potuto essere esposti in precedenza per motivi di spazio.

Come intende valorizzare questa iniziativa nel territorio ?

Per la valorizzazione della esposizione museale siamo aperti ad ogni tipo di collaborazione per favorire gli arrivi di visitatori ,anche in comitiva. Da questo punto di vista guardiamo con interesse al mondo degli studenti . Contiamo altresì sulla collaborazione degli Enti che hanno rilasciato il proprio patrocinio dalla Provincia alla Regione all’Ente del Turismo.